I beni culturali nell'ottica criminale

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Autore: Vito Andrea Iannizzotto
Formato: 15X21
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: Giugno 2006
ISBN: 88-87977-10-0
Valutazione: Nessuna valutazione
Prezzo:
Prezzo: 10,00 €
Descrizione

Anche i beni culturali, intesi come ciò che costituisce testimonianza materiale avente un valore di civiltà, hanno costituito oggetto di attività criminali. E poiché tale fenomeno - a differenza di quanto avviene per altri “mercati” più palesemente illeciti (dalla droga alle armi) - non è sufficientemente noto, è sicuramente meritoria l’opera di Vito Andrea Iannizzotto che ha disvelato, nella prima parte del volume, i diversificati tipi di attività illegali che i gruppi criminali hanno svolto in questo settore. A volte l’offesa ai beni culturali ha costituito il mezzo impiegato per la realizzazione di altre illecite finalità (come quando, nel 1993, Cosa Nostra realizzò, nel Continente, una serie di attentati mirati su opere monumentali per realizzare una strategia terroristico-eversiva), altre, invece, il “segno di civiltà” fu degradato a merce di scambio con quanto di più lontano dalla cultura si possa immaginare - la droga - ed altre volte ancora è utilizzato a fini di arricchimento personale, in furti sovente commissionati da chi, sotto le spoglie - spesso mentite - di amatore dell’arte, mirava a lucrare, a sua volta, ingenti profitti, in danno della collettività. Particolarmente proficua si manifesta anche la seconda parte del volume, utile “miniera” delle leggi e convenzioni in materia di tutela dei beni culturali, in ambito interno ed internazionale, perché - come suggerisce l’Autore - nel mentre fioriscono iniziative dirette a promuovere l’economia della cultura, è necessaria la consapevolezza che anche questa particolare economia potrà utilmente svilupparsi solo se fondata sulla legalità.

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